Camperizzare il furgone
So che non ci sono foto in questo post ma, come avrete visto nel video di ieri sera, ho iniziato a camperizzare il furgone. Dopo tanti anni di scuse, ripensamenti e indecisioni ho deciso di iniziare con quello che ho.
So bene che se avessi fatto lo stesso errore del passato, quello cioè di aspettare che tutto sia perfetto (mezzo che desidero, allestimento perfetto, soldi per iniziare, etc.) non sarei mai partito e avrei ancora rinviato il mio grande sogno.
In fin dei conti, ora come non mai, non ho nulla da perdere. Così mi son detto che era davvero il momento giusto.
Come ho spiegato nel video, e spiegherò meglio in futuro quando sarà terminato, questo sarà una allestimento super essenziale seppur funzionale alle nostre esigenze. Il furgone ha più di 400.000km, se la cava alla grande intendiamoci, ma non è più di primo pelo. Avrebbe davvero poco senso investire tanti soldi ed energie in qualcosa che so non sarà definitivo per i prossimi 10 anni. Altra cosa da tenere in considerazione è il budget: non avendo un’entrata fissa (visto che la società non è andata secondo i piani) devo ridurre all’osso tutte le spese ed ottimizzare al meglio finché il libro, il canale e tutte le altre idee che ho in mente per reinventarmi decolleranno.
Altra considerazione non da poco è se effettivamente mi piacerà vivere in un furgone. Seppur abbia vissuto in situazioni peggiori, non è detto che la vita “on the road” mi piaccia. Un conto sono i pensieri e le fantasie, un altro sono vivere quelle esperienze e capire realmente se fa per me. E chiaramente non parlo di fare una vacanza di 10/15 giorni un po’ selvaggi. Parlo di viverci costantemente con i pro e i contro. E a questa domanda riuscirò a rispondere nei prossimi mesi quando tutto avrà cominciato ad avere un senso, quando inizieremo a viverci dentro e quando inizieremo a viaggiare.
So che non saranno momenti facili, so che l’idea un po’ romantica di vivere “on the road” è solo un’idea, so che dovrò affrontare tante difficoltà e giorni tutt’altro che semplici ma, per capire se un sogno è davvero così forte da volerlo realizzare, bisogna buttarsi e provare. Tanti non saranno d’accordo ma preferisco provare e fallire piuttosto che rimpiangere non averlo fatto.
Queste parole, rilette, sembrano un pelo arrendevoliste o quasi rassegnate, in realtà è quel briciolo di raziocinio che ogni tanto fa capolino tra testa e cuore. In cuor mio so che questa è la mia strada, so che questo è quello che devo e voglio fare.
E so che in fondo, prima o poi, sarà un successo, almeno per me.